Escursioni in laguna alla scoperta delle isole maggiori e minori, con imbarcazioni tipiche veneziane. Esploreremo il territorio lagunare, osservandone la flora e la fauna tipica. Verranno poi svolti laboratori didattici con i materiali raccolti durante le uscite.
IMMERSI IN UN TERRITORIO UNICO E INTATTO, ALLA SCOPERTA DEI LUOGHI PIÙ AFFASCINANTI E AUTENTICI DELLA LAGUNA DI VENEZIA. San Francesco del Deserto, San Giorgio in Alga, Mazzorbetto, Lazzaretto, Sant'Erasmo, Vignole, Poveglia, Lido, Malamocco, luoghi dai nomi evocativi, frequentati da pescatori, custoditi con semplicità, dove regna un silenzio antico, un incanto sottolineato dal rumore dei remi sull'acqua e dai fischi degli uccelli acquatici che qui stazionano. Vogando su imbarcazioni tradizionali Veneziane, porteremo i ragazzi ad esplorare le barene, navigheremo tra i "ghebi" che le attraversano disegnando complesse trame. Saremo accompagnati da pescatori, regatanti, contadini, artigiani e tante persone che racconteranno il loro modo di vivere fatto di gesti antichi, conservati con tanta passione. Cammineremo nel fango delle barene a diretto contatto con la flora e la fauna autoctona. Insegneremo ai ragazzi a riconoscere e pescare i "caparossoi" ei "gransi". Andremo nelle campagne strappate all'acqua a raccogliere la frutta e la verdura che poi utilizzeremo per i genuini pranzi e merende. Impareremo a tenere in mano un remo come ogni buon veneziano ha fatto per secoli. Prenderemo tanto sole, respireremo aria pulita e diventeremo amici.
Durante le escursioni i ragazzi verranno stimolati ad osservare l'ambiente che li circonda, svolgeremo laboratori didattici anche in barca, durante i quali verrà loro insegnato a riconoscere e differenziare gli elementi naturalistici e storici del paesaggio lagunare. Accompagneremo i ragazzi nei musei, nelle chiese, nei forti, nei laboratori artigianali e in tutti quei luoghi che formano il patrimonio culturale delle isole: dal museo del vetro di Murano, agli Squeri di Venezia, alla chiesa di Torcello, al museo del merletto di Burano.
A poca distanza dal centro storico e dai percorsi più battuti dal turismo di massa, un'altra Venezia si offre al visitatore che decide di addentrarsi in un ambiente veneziano sconosciuto ma non per questo meno storico e meno autentico. E' la Venezia “minore” delle isole, un'ampia distesa di acqua e di terre semi-emerse dove il paesaggio silenzioso si accorda con i flussi delle maree dove le tradizionali imbarcazioni lagunari resistono ostinate alla rumorosa aggressività dei motori, dove i colori dell'acqua, della terra e del cielo si mescolano al rosso mattone delle costruzioni dell'uomo, dove le barene offrono accoglienza alla fauna della laguna: garzette, aironi, gabbiani, falchi, martin pescatori... una Venezia dove la natura è intatta, ma dove i segni dell'uomo e del suo passaggio raccontano una storia antica: un mondo rimasto miracolosamente integro, simile a quello che nel sesto secolo accolse gli abitanti di Aquileia che in fuga da Attila e dagli Unni, avrebbero poi fondato Venezia.
Dell'intera superficie lagunare solo il 5% è costituito da terre costantemente emerse, mentre il 20% è rappresentato da barene, zone di terreno a pelo d'acqua ricoperte da vegetazione particolarmente resistente al sale. Tutta la laguna è percorsa da canali più o meno profondi segnati, da bricole e paline, che servono per orientarsi e non arenarsi in “secca”.
Ci sposteremo tra le isole abitate di Murano e Burano con le loro tradizioni produttive e i palazzi storici, l'isola-cimitero di San Michele, gli "orti della Serenissima", le isole a vocazione agricola di Sant'Erasmo e delle Vignole, tra le valli e i paesaggi tipicamente lagunari di Treporti e Lio Piccolo, fino ai luoghi caratterizzati da monumenti che ci riportano alle origini di Venezia come l'isola di Torcello.
Un territorio fragile, mantenuto vivo, grazie alla costanza di chi contro ogni logica di profitto, continua a praticare mestieri e attività antiche, in una economia di nicchia funzionale alla gestione e conservazione del territorio lagunare e dello stile di vita delle isole.
Incontreremo persone straordinarie con tante storie da raccontare, i pescatori di Burano con le loro mani forti e ruvide, i contadini di Sant'Erasmo che coltivano gli "orti di Venezia", i maestri d'ascia negli Squeri, i maestri "remeri e forcolai" custodi della cultura del remo e della voga e i maestri Vetrai di Murano